Università di Palermo, aut aut ai fuoricorso: “Laureatevi o cancelliamo tutto” 10 febbraio 2011
Posted by Frantz987 in mondo Logo, mondo Universitario.Tags: Laurea
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Gli studenti in ritardo con le materie incidono sui finanziamenti e a Palermo sono ormai 3 iscritti su 5. Per questo il senato accademico ha fissato nuove regole: chi rientra nel vecchio ordinamento dovrà laurearsi entro marzo 2014. Limite massimo da 4 a 6 anni per le nuove discipline.
di DARIO PRESTIGIACOMO
Chi è iscritto ai vecchi corsi quinquennali dovrà laurearsi entro il marzo del 2014. Gli studenti delle nuove lauree triennali, invece, dovranno farlo entro il quarto anno fuori corso. Sono queste le novità introdotte da una delibera del Senato accademico dell’Ateneo, che ha deciso di porre una stretta sugli universitari fuori corso. Un fenomeno che a Palermo ha raggiunto livelli preoccupanti: secondo l’ultima ricognizione effettuata dallo stesso Senato accademico, infatti, su circa 62 mila iscritti in tutto l’Ateneo, i fuori corso sono ben 35 mila. In pratica, tre studenti su cinque non hanno completato il loro percorso di studi nei tempi previsti.
Dati che preoccupano soprattutto sul fronte economico. Perché se è vero che più studenti pagano le tasse, più l’Ateneo incassa (specialmente da quando i contributi versati dai fuori corso sono stati aumentati e portati ai livelli degli studenti in regola con gli esami), d’altra parte, con l’introduzione dei nuovi parametri con cui il ministero dell’Istruzione eroga i finanziamenti per le università, i fuori corso rischiano di comportare delle perdite economiche che superano gli introiti garantiti con le tasse.
“Avere troppi studenti fuori corso significa esporsi a una doppia penalizzazione – spiega Fausto Melluso, rappresentante degli studenti al Senato accademico – Innanzitutto, perché nella quota maggiore dei fondi ministeriali, quella assegnata in base al numero degli iscritti, i fuori corso hanno un peso marginale. In secondo luogo, perché nella quota cosiddetta premiale, quella calcolata sui parametri che valutano la qualità della ricerca e della didattica, un numero eccessivo di studenti “poco produttivi”, ossia in ritardo con gli esami, determina dei tagli pesanti da parte del ministero“. Tagli che nel 2010 per l’Ateneo palermitano hanno superato nel complesso i 13 milioni di euro. Una parte di questi, circa 780 mila euro, sono dovuti proprio all’alta quota di universitari “poco produttivi”.
Da qui, la decisione di porre una stretta sui fuori corso, innanzitutto su quelli iscritti alle vecchie lauree, che avranno tempo fino al marzo del 2014 (anno accademico 2012/2013) per terminare gli studi. Per gli iscritti ai corsi del nuovo ordinamento, il limite varia dai quattro anni fuori corso per le triennali ai sei per le quinquennali.
“Capisco l’esigenza di far fronte a questo fenomeno – dice Melluso – ma la stretta sui fuori corso non risolve il vero problema, ossia la difficoltà che troppi studenti incontrano nel superare in tempo gli esami previsti dai loro percorsi. Per questo, servono delle misure di sostegno, come i corsi di recupero“. Una misura, quella dei corsi di recupero, su cui l’Ateneo sta lavorando: “Stiamo facendo una ricognizione dei vari corsi di laurea per trovare quegli insegnamenti che maggiormente rallentano i percorsi di studi – dice Vito Ferro, delegato del rettore per la didattica – Una volta individuati, provvederemo a istituire degli appositi corsi di recupero“.
Il ritardo negli studi riguarda un po’ tutte le facoltà. Secondo i dati del 2008, su 10 mila immatricolati in tutto l’Ateneo, solo 1.313 hanno conseguito più dei due terzi dei crediti formativi previsti al primo anno. La facoltà dove i percorsi di studi sono più lenti è quella di Scienze, dove su 730 immatricolati appena 14 sono risultati in regola con gli esami, ossia l’1,9 per cento. Percentuali simili si sono registrate nella facoltà di Giurisprudenza, Economia, Scienze della formazione e Agraria. A Lettere, la facoltà con più immatricolazioni, gli studenti del primo anno in regola con gli esami sono stati 220 su 1591. Più o meno la stessa situazione di Ingegneria (167 su 1106). I più rapidi nel superare gli esami, invece, sono gli studenti di Medicina.
Fonte: la Repubblica | Cronaca Palermo
Ragazzi, vi prego di fare attenzione alla terminologia adoperata: noi siamo Vecchio Ordinamento Nuovo Piano di Studi. Pertanto la cosa ci riguarda eccome.
ciao miriam ma il decreto e` attivo?? da approvare??? io questanno mi sono iscritto al 5 f.c quindi nn mi posso piu` laureare???
Ecco le varie ipotesi che possono riguardare gli studenti dell’Ateneo palermitano:
– Studenti immatricolati prima dell’ A.A. 2001/2002: questi studenti si trovano iscritti al vecchio ordinamento e ad essi si applicherà la regola per cui il termine ultimo per laurearsi e quindi non decadere dallo status di studente sarà Marzo 2014 (ovvero entro l’ultima sessione straordinaria di laurea dell’A.A. 2012/2013).
– Studenti immatricolati dall’A.A. 2001/2002 al 2007/2008: questi studenti si trovano iscritti all’ordinamento 509. Ad essi si applicherà la regola per cui il termine ultimo per laurearsi e quindi non decadere dallo status di studente sarà Marzo 2014 (ovvero entro l’ultima sessione straordinaria di laurea dell’A.A. 2012/2013).
– Studenti immatricolati dall’A.A. 2008/2009: questi studenti si trovano iscritti all’ordinamento 270. Ad essi si applicherà la regola per cui lo studente decade dopo il doppio più uno degli anni previsti dal prorpio corso di studi (es. studente iscritto ad un corso di laurea triennale: esso decade dopo il 7 anno). Tuttavia nel nostro ateneo esistono ancora dopo il 2008 alcuni corsi ad ordinamento 509. In queste ipotesi rarissime può accadere che vi siano degli studenti che si siano immatricolati nell’A.A. 2008/2009 o 2009/2010 ad un corso ad ordinamento 509; per questi ultimi studenti si applicherà sempre la stessa regola dell’ordinamento 270, ovvero il doppio più uno degli anni previsti dal corso di studi.
grazie…
Salve, ma chi è iscritto al Cdl “Giurisprudenza Magistrale” potrà arrivare a 6 anni massimo di fuori corso? O dovrà laurearsi pure entro il 2014? premesso m sn immatricolata nel 2006
Giulia, a questa domanda tecnica non saprei dare una risposta specifica. Le conviene chiedere maggiori informazioni in segreteria centrale o presso la sua facoltà.