Quando le parole non ti vengono 30 settembre 2008
Posted by Frantz987 in mondo Logo.trackback
Chi è il Logopedista? di cosa si occupa?
Erre moscia, zete sibilanti, ma anche disturbi del linguaggio causati da ictus o sordità.
Tutti problemi che si possono superare, ricorrendo al professionista giusto: il Logopedista.
C’è l’adolescente con imbarazzanti problemi di pronuncia: come la esse al posto della zeta, che le fa dire, per esempio, ragasse al posto di ragazze.
C’è il bambino con gravi difficoltà a scuola a causa di dislessia, che gli crea problemi a leggere e a scrivere e lo fa sentire diverso dagli altri.
Ma c’è anche chi, in seguito a un trauma cranico per un incidente d’auto oppure a un ictus o a malattie degenerative ( come il Parkinson e l’Alzheimer), ha perso l’uso della parola e non può più comunicare con gli altri. O ha disturbi di memoria. Oppure di concentrazione. Come l’emiattenzione spaziale che porta, chi ne è colpito, a truccare (o a radere) solo una metà del viso, a mangiare il contenuto di mezzo piatto, a vestirsi solo da una parte o a leggere metà di una pagina.
Tutti questi ( e molti altri! ) disturbi del linguaggio e cognitivi possono creare complessi o addirittura compromettere pesantemente la qualità della vita. Eppure non tutti sanno ( compresi molti medici ) che questi problemi possono essere corretti e, spesso, guariti, dagli esperti di una disciplina che si chiama Logopedia.
Cosa si fa per i difetti più comuni.
Ma che cosa fa, in pratica, il logopedista?
Se la tua erre è arrotata, per esempio, significa che non riesci a far vibrare la punta della lingua contro il palato. Lo specialista, con esercizi mirati, ti aiuterà a posizionarla nel modo corretto: per esempio, con uno stuzzicadenti in bocca, dovrai ripetere alcune parole che contengono le consonanti tr di treno e str di astronomo.
Se, invece, non riesci bene a pronunciare la esse o la zeta, significa che non riesci a formare con la lingua il canale attraverso cui spingere l’aria verso l’esterno. In questo caso il logopedista ti aiuterà ad allenare la lingua a formare questo canale. Quindi, ti eserciterai ripetendo delle sequenze di parole dove la esse precede la t e la d e quindi, la b e la m.
Molti bambini, poi, soffrono sempre più spesso di deglutizione infantile, soprattutto per aver portato per troppo tempo il ciuccio. Questo difetto consiste nell’avere una lingua poco tonica che, anzichè rimanere a contatto con il palato, rimane adagiata sulla mandibola inferiore. Questo difetto porta a una cattiva respirazione e masticazione e provoca uno scorretto allineamento dei denti. Per correggere questo difetto è necessario fare degli esercizi per rinforzare la lingua e per imparare a deglutire nel modo corretto.
Se il tuo problema è la tachilalìa, invece, cioè un modo di parlare velocissimo che ti porta a mangiare le parole e che, spesso, è associato all’ansia, all’inizio sono necessari esercizi di rilassamento. Quindi si passa alla lettura lenta e veloce, per esempio, di filastrocche, per acquisire il senso del ritmo e imparare a scandire meglio le lettere.
Tutte queste cure richiedono da dieci a venti sedute logopediche, ma anche molti esercizi da fare a casa. A chi rivolgersi? Ogni Asl dovrebbe avere un servizio di logopedia al quale si viene indirizzati, di solito dal medico di base o dal pediatra.
Difficoltà da trattare subito.
Un problema, quando si soffre di disturbi del linguaggio, è che non sempre si ricorre subito al logopedista, anche perchè la professione è ancora relativamente poco conosciuta.
<< Una volta una signora mi telefonò per chiedermi un appuntamento perchè aveva problemi ai calli: logopedia le sembrava che avesse a che fare con i piedi! >> racconta Manuela Fusco, logopedista presso le Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) di Valdarno Aretino (Ar). << Ma l’aspetto più triste è sentirsi chiedere da alcuni medici e da psicologi che fa il logopedista. In diverse strutture sanitarie, poi, dove si fa riabilitazione, sono i fisioterapisti a occuparsi delle terapie logopediche, senza averne le competenze. Inoltre, sempre più spesso, quando ci sono bambini con difficoltà di linguaggio o di apprendimento scolastico, l’ultimo a essere chiamato in causa è proprio il logopedista. Tanto è vero che molti pediatri ignorano che cosa sia il ritardo evolutivo semplice del linguaggio, un disturbo che, se viene affrontato subito, tende a guarire dopo un periodo abbastanza breve di trattamenti. Mentre, se viene trascurato, quando il bambino inizia a frequentare la scuola elementare può avere difficoltà di apprendimento che, spesso, viene diagnosticata, erroneamente, come dislessia.
Nell’età evolutiva il disturbo più frequente ( colpisce circa il 5-7% dei bambini in età prescolare) è proprio il ritardo del linguaggio. Non è causato da una malattia, ma può avere pesanti conseguenze sull’apprendimento scolastico. Tuttavia, pochi sanno che può essere diagnosticato dai tre anni. E, in alcuni casi, prima: genitori e pediatri, infatti, possono rendersi conto già a 24 mesi dei suoi segnali, come un lessico povero, inferiore a 50 parole. Intorno ai 36 mesi, il 30% circa dei bambini si normalizza. Se questo non succede, invece, un intervento logopedico precoce può guarire in fretta questo disturbo>>.
Senti chi (non) parla.
Per fare conoscere i vantaggi di un ricorso precoce a questo professionista, che per molti bambini e adulti può significare un recupero pieno del linguaggio e dell’inserimento sociale, il Cplol (Comité permanent de liason des orthophonistes/ logopedes de l’Union Européenne) e la Fli (Federazione logopedisti italiani) hanno promosso la Giornata europea della logopedia ( che si è tenuta lo scorso 6 marzo con lo slogan Senti chi (non) parla). I temi centrali della Giornata sono stati, soprattutto, le malattia neurologiche dovute a traumi cranici, ictus e malattie degenerative. E che possono causare afasia ( cioè mancanza del linguaggio) , disprassia ( disturbi motori nell’articolazione della parola ) e disfagia (alterazione della deglutizione).
<< In particolare, in Italia il numero di persone che sono diventate afasiche in seguito a malattie cerebrovascolari si aggira intorno alle 150 mila>>, spiega Anna Basso, neuropsicologa clinica presso l’Istituto di Neurologia dell’Università di Milano e massima esperta di afasia in Italia.
<< L’afasia è più frequente di altre malattie molto più conosciute, come la sclerosi multipla o il Parkinson. Ma non se ne parla, è un disturbo pressochè ignoto. Questo silenzio è in parte spiegabile se si pensa che gli afasici sono colpiti proprio nella loro capacità di esprimersi. Queste persone scompaiono perchè non sanno raccontare cos’è la loro malattia e non sono più in grado di interagire con i propri familiari e di reinserirsi al lavoro.
Spesso, infatti, vengono escluse o si autoescludono dal proprio ambiente, rimanendo isolate nel silenzio e nella sofferenza. Ma l’afasia, se presa in tempo, si può migliorare. E numerosi studi sperimentali hanno dimostrato che l’unico trattamento efficace, anche se a volte non è del tutto risolutivo, è proprio quello logopedico. Una ricerca condotta sui servizi di riabilitazione in Italia, invece, purtroppo ha messo in evidenza che molto raramente il servizio offerto risponde alle richieste necessarie per ottenere un risultato soddisfacente >>.
Gli anziani che non sanno più comunicare.
Nel nostro Paese il 18% della popolazione supera i 65 anni di età, mentre gli over 80 rappresentano il 4,3% (nel 2050 dovrebbero arrivare al 14,2%). Invecchiare non è una malattia. Ma la vera sfida del nostro millennio è quella di mantenere negli anni una buona qualità della vita. Negli anziani, invece, oltre ai problemi legati alle malattie neurodegenerative e cardiovascolari, possono comparire le comunicopatie: cioè, quei disturbi della comunicazione non causati da una malattia vera e propria, ma da una situazione di isolamento sociale ( come avviene, spesso, nelle case di riposo). Se l’anziano ha scarsi stimoli e motivazione a parlare con gli altri, infatti, impoverisce sempre di più il suo linguaggio e le sue capacità di ragionamento. In una spirale che, se non viene interrotta dal logopedista, può essere senza fine.
La sordità si può combattere.
Anche chi nasce sordo, spesso, ha problemi di linguaggio,che possono essere alleviati dal logopedista. Ogni anno nasce in Italia un bambino sordo ogni 1.000.
<< Se non viene trattata precocemente, la sordità grave e profonda può provocare molte difficoltà al bambino: come mutismo, difficoltà di avere rapporti sociali, disturbi del carattere, difficoltà cognitive >>, spiega Adriana De Filippis, docente di Logopedia all’Università degli Studi di Milano e autrice del libro Protocollo logopedico De Filippis. << Ma oggi i rimedi e le possibilità di recupero non mancano. E i sordi che conducono una vita sociale autonoma e ben integrata sono sempre più numerosi. Oltre all’uso di apparecchi acustici, infatti, è fondamentale una terapia logopedica che, attraverso giochi ed esercizi fatti a casa, permette di acquisire un linguaggio parlato e un inserimento scolastico e sociale soddisfacenti >>.
di Silvia Pigorini
Fonte: settimanale “confidenze“
Grazie a Deborah per la segnalazione
Qst post è rivolto a tutti coloro che mi guardano perplessi qnd nomino il corso di laurea che frequento…
infatti..proprio x questo mi piaceva l’articolo..xke penso che sia ben rappresentativo della nostra realtà..di quel che siamo, di cosa ci occupiamo e delle circostanze in cui ci troviamo..
un articolo simile dovrebbe essere inviato a casa di tutti…in qsto modo nessuno, al sentire il nome del corso di laurea ke frequento, mi risponderà con convinzione ed entusiasmo:” ah logopedia…quella dei piedi!!!”…:-)
non è un commento sull’articolo.
è semplicemente un ringraziamento nei confronti di coloro che mi hanno tirato in ballo su questo blog durante la mia assenza. grazie a rosanna (che prego affinche modifichi quel “titolo” sulla mia foto a mondello) , a giusy per la sua dolcezza, a claudia d. e anche a licia. è vero che ho i msg gratis , ma è anche vero che non li invio a tutti quanti. vanno dove va il mio pensiero e il mio affetto. quindi, cara licia, apprezzali e non dare una valutazione solo superficiale!
grazie ancora
vi voglio bene
Ma avete perso tutti il senso dell’umorismo?!?!Mari proprio da te nn me l’aspettavo!!!!So che ad ogni sms che invii corrisponde un pensiero diretto al destinatario e per qst t ringrazio…cercherò di essere il meno ironica possibile visto che è facile tergiversare le intenzioni comunicative…baci bacetti (per farmi perdonare uno speciale lo rivolgo a marilina la babba[è inutile è + forte d me,nn ce la facc ad essere trp seria])…ciauuuu
W l’allegria e l’umorismo! chi mai dovvesse prendersela per queste cose mi sa che non apprezza nè l’una e nè l’altro.. 😛
@ Marilina: mi dispiace per l’inconveniente, appena ho letto il messaggio che mi hai mandato ho modificato subito il nome. ripeto, a me sono state mandate, e, senza modificarle, le ho messe così per com’erano. mi dispiace e capisco il disagio 🙂
Mary scusa…erano solo dei titoli un pò ironici…niente di più…penso si capiva anke… mi spiace tanto davvero…
grazie Frantz per averle modificate nn volevo essere offensiva …nn mi permetterei mai…
baci
Mary tvb
Mio padre ha avuto una aneorisma cerebrale, ma ora sta benissimo. Insomma, è stato proprio miracolato!
Ciao, sono la mamma di una bimba che tra qualche giorno compirà 4 anni. Ebbene, ho trovato molto interessante l’articolo collegato a questo blog, in quanto rispecchia molto la mia esperienza attuale. Mia figlia è stata messa in lista d’attesa per la terapia logopedica di gruppo e forse comincerà ad ottobre prossimo, presso L’UTR (RM). Mi sono rivolta subito alla logopedista del centro, in quanto sapevo che era l’unico dottore che potesse aiutare a risolvere il problema dello scarso linguaggio di mia figlia.Mi sono trovata sola ad avere il sospetto che potesse averne bisogno, ma la mia prudenza è stata premiata, in quanto la dott.ssa mi ha detto che mia figlia è sì un pò in ritardo col linguaggio, ma che essendomi rivolta a loro in tempo, non è grave ma anzi potrà recuperare bene, in vista poi dell’accesso alla scuola elementare. SPERIAMO BENE.LOGOPEDIA GRAZIE DI ESISTERE!!!!
hanno diagnosticato a mio figlio di dieci anni disfluenza atipica particolarmente evidente nella lettura con pause prolungamenti e blocchi. Ci sono degli esercizi che posso fargli fare?quali?
purtroppo riuscire a consigliare qualcosa di veramente utile non è come andare in farmacia, dire un po’ di sintomi e ricevere un farmaco…
mi sa che ha bisogno di un logopedista in carne-ossa 🙂
Ciao a tutti, sono una mamma con due gemelli di quattro anni e mezzo, la bimba è affetta da autismo e il bimbo ha problemi di linguaggio… sono entrambi seguiti all’IRC stella maris di calambrone pisa, da più di un anno.
La mia convinzione è che entrambi abbiano bisogno di un trattamento logopedico ma ancora i medici dicono che è presto o peggio ancora non mi dicono niente.. so che tramite asl le liste sono molto lunghe e i trattamenti a breve termine e mi hanno consigliato di portare pazienza che visto che sono in trattamento li prima o poi inizieranno anche una terapia logopedica….. ho sentito mamme che c’hanno messo anni e i figli erano gia in terza elementare quando hanno iniziato.
Io sono un pò preoccupata pr questa cosa… un privato non posso permettermelo e comunque mi sono informata e mi hanno risposto che senza il benestare dell’istituto non poteva prendere i bimbi in trattamento per evitare di sovraccaricare loro e di interferire con il lavoro dei medici…
potete consigliarmi come muovermi e a chi rivolgermi. grazie barbara
Cara Barbara,
è difficile per noi che siamo neolaureati dare dei consigli preziosi su dei bimbi tanto cari e delicati come i suoi figli.
Sicuramente so che intervenire al più presto con una riabilitazione logopedica può solamente giovare la condizione dei suoi figli. Male sicuramente non farebbe, anzi, iniziare il prima possibile è di solito indicato.
Contemporaneamente però lei ha avuto la fortuna di affidarsi ad una delle strutture più competenti ed importanti dell’intero territorio nazionale. i grandi professionisti della Stella Maris di Pisa sapranno e conosceranno meglio di noi il quadro generale. di conseguenza se le hanno consigliato qualcosa, è sicuramente per il bene dei suoi figli.
Ad ogni modo, se vuole confrontarsi con altri professionisti della sua regione sicuramente può fare affidamento all’Associazione Logopedisti Toscani (ALT).
In bocca al lupo per tutto. saluti i suoi gemellini.
Francesco.
Sono interessata al trattamento di logopedia, infatti da un anno e tre mesi sono affetta da disturbi del linguaggio, attualmente vado in terapia logopedica due volte alla settimana da novembre.
Affetto da afasia primaria progressiva si può andare in pensione , inf.prof. anni di servizio 34 eta 52
presentato la domanda di inabile al lavoro attraverso la legge 335/95
26.12.2012grazie
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I seriously appreciate people like you! Take care!!
Alamy3Arsene Wenger will decide at the end of the season whether he will stay on as Arsenal bossThis.